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martedì 30 novembre 2010

enigmas PRESS: Rueda de Prensa NASA: anuncio - conferencia mister...

enigmas PRESS: Rueda de Prensa NASA: anuncio - conferencia mister...: "La NASA ha convocado a una misteriosa rueda de prensa, conferencia - anuncio, que será televisada a todo el planeta, pero no se dieron ma..."





signori, cosa starà succedendo, la Nasa cosa cerca oppure cosa avrà perso?

Senores, que estara pasando, que estar buscando o que se le habra perdido a la nasa?


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Università, il giorno del voto Piazza Montecitorio blindata - Repubblica.it

Università, il giorno del voto Piazza Montecitorio blindata - Repubblica.it

Università, il giorno del voto
Piazza Montecitorio blindata
Il ddl Gelmini dovrebbe essere votato dalla Camera dei Deputati. Proseguono le manifestazioni di studenti e ricercatori in tutta Italia. A Roma un corteo dalla Sapienza. Interdette le vie del centro di Roma. Vendola: "Gelmini annuncia un miliardo per il 2011 per atenei. Dove sono fondi 2010?". Bersani: "C'è tensione, Maroni sia attento"
(Aggiornato alle 14:19 del 30 novembre 2010)

14:19Padova, 2000 studenti bloccano la stazione ferroviaria 84 –
Sono circa 2mila gli studenti che a Padova hanno letteralmente bloccato la stazione ferroviaria per protestare contro il Ddl Gelmini.

14:16Roma, corteo si dirige verso Largo Argentina 83 –
Il corteo degli studenti che protestano contro la riforma Gelmini sta tornando verso largo Argentina. Momenti di tensione si sono registrati all'ingresso di piazza Montecitorio dove i blindati della polizia che sbarravano l'accesso ai manifestanti sono stati bersagliati da numerosi oggetti. Inutile ogni tentativo dei ragazzi di raggiungere la piazza: tutti i varchi sono chiusi dalle forze dell'ordine.

14:13Genova, un ferito nei tafferugli 82 –
Una persona è rimasta ferita a Genova durante scontri che si sono verificati tra gli studenti in piazza contro la Gelmini e la polizia. I disordini di sono verificati davanti alla Prefettura del capoluogo ligure contro cui alcuni manifestanti hanno tirato degli oggetti. La polizia ha effettuato una carica di alleggerimento e un manifestante è rimasto lievemente ferito. Gli studenti hanno occupato simbolicamente Palazzo Ducale.

14:11Palermo, blitz studenti in sede Ars 81 –
Blitz degli studenti e dei ricercatori all'Assemblea regionale siciliana. I manifestanti si sono finti turisti e una volta dentro il loggiato di Palazzo dei Normanni hanno esposto striscioni e distribuito volantini.

14:10Bossi: "Studenti hanno qualche ragione per protestare, ma no a strumentalizzazioni" 80 –
Gli studenti che protestano contro la riforma dell'università "hanno qualche ragione", tuttavia "non si devono fare strumentalizzare: poi abbiamo gente che non si prepara, mentre gli studenti dovrebbero innanzitutto studiare". Così Umberto Bossi commenta le proteste degli studenti. "L'importante è che non si facciano strumentalizzare troppo da qualche parte politica, è già avvenuto in passato", avverte il leader della Lega, che sottolinea: "La Lega non ha detto ai suoi giovani di andare in piazza".

14:04Palermo, studenti entrano in sede Rai 79 –
Un gruppo di studenti è entrato nella sede di Rai Sicilia in viale Strasburgo chiedendo di far conoscere le ragioni della protesta. Hanno incontrato prima il direttore della struttura e poi alcuni giornalisti. I ragazzi hanno manifestato pacificamente i motivi della protesta e alla fine sono andati via mentre in viale Strasburgo intervenivano pattuglie della polizia.

14:02Studenti: "Se non la Camera, colpiremo altri palazzi" 78 –
''Se non sarà la Camera, se non raggiungeremo Montecitorio allora colpiremo altri palazzi del potere''. Lo dicono gli studenti che hanno deciso di ritirarsi da via in Aquiro, nei pressi di Montecitorio, sbarrata da due blindati per rendere la piazza inaccessibile.

13:58Roma, occupate anche 5 scuole 77 –
Gli studenti delle medie superiori, anche in segno di solidarietà con i colleghi universitari, si sono mobilitati contro i tagli all'istruzione pubblica. Dopo le occupazioni dei Licei Azzarita, Nomentano e Farnesina, a Roma stamattina sono state promosse le occupazioni degli istituti Bernini e De Sanctis di Roma nord, sono state convocate assemblee straordinarie al Margherita di Savoia, al Convitto nazionale e al Domizia Lucilla, mentre cortei di centinaia di studenti hanno attraversato le vie dell'Eur e del Quarto municipio.

13:48Genova, letame addosso ad assessori 76 –
Nel corso della manifestazione in piazza De Ferrari a Genova, un gruppo di studenti ha rotto parte della tensostruttura dove l'emittente televisiva Class Cnbc stava conducendo delle interviste nell'ambito di un road show con il Monte dei Paschi di Siena ed ha gettato dei secchi di letame liquido addosso agli ospiti. I due assessori allo Sviluppo economico di Provincia e Comune di Genova Paolo Perfigli e Giovanni Vassallo (entrambe PD) sono stati colpiti in pieno dagli escrementi. Raggiunti in parte anche altri ospiti, tra questi rappresentanti di Confesercenti, di Cna, di Confartigianato e di Confindustria. Le immagini di quanto avvenuto vengono ora trasmesse dal canale satellitare.

13:44Bersani: "C'è molta tensione, speriamo sia gestita bene" 75 –
''Speriamo che la cosa sia governata bene perché c'é molta tensione in giro'', ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani uscendo dalla Camera, ''raccomandiamo tutta l'attenzione necessaria''. In Aula, ha ricordato ''è intervenuto Dario Franceschini, che è andato anche a parlare della questione con il ministro dell'Interno Roberto Maroni''.

13:42Padova, bloccata la stazione 74 –
Gli studenti di Padova sono scesi sui binari della stazione ferroviaria. Lo conferma Trenitalia che sottolinea come attualmente il traffico ferroviario della stazione di Padova risulti bloccato con pesati disagi per gli utenti.

13:38Bologna, manifestanti lasciano autostrada 73 –
Gli studenti bolognesi hanno iniziato poco fa ad abbandonare le corsie in zona Corticella, all'altezza dell'uscita 6 della tangenziale, uscendo dal casello per dirigersi di nuovo verso il centro. La coda del corteo è ancora in autostrada e il traffico dovrebbe riprendere tra poco.

13:31Montecitorio, ortaggi, uova e bottiglie contro polizia 72 –
Gli studenti stanno lanciando ortaggi e qualche bottiglia contro i mezzi della polizia schierati davanti a Montecitorio. I manifestanti stanno lanciando anche petardi e rotoli di immondizia. Urlano in coro "via via la polizia". Il corteo è arrivato in via in Aquiro, ma è stato bloccato da due blindati delle forze dell'ordine.

13:27Milano, chiuse e riaperte tre stazioni metro 71 –
Tre stazioni della metropolitana sono state chiuse, e riaperte dopo circa un'ora, a Milano. Si è trattato delle stazioni Duomo e Cordusio sulla Linea 1, e Missori sulla Linea 3, che sono state chiuse al pubblico dalle 11.30 alle 12.50. In tali stazioni i treni non hanno effettuato le fermate. Secondo quanto riferito dall'Atm, la chiusura è stata richiesta dalla Questura per motivi di ordine pubblico. Gli utenti, oltre ai disagi per il traffico e per i mezzi pubblici deviati in superficie, hanno così trovato sbarrati anche gli ingressi delle tre fermate.

13:26Roma, studenti al Pantheon con caschi e sciarpe 70 –
Il corteo degli studenti sta arrivando al Pantheon. In testa ragazzi con caschi e sciarpe per coprire il volto. Il loro intento resta quello di arrivare a Montecitorio.

13:18Genova, occupata Sopraelevata 69 –
Il corteo di oltre tremila studenti medi e universitari genovesi sta bloccando la Sopraelevata del capoluogo ligure, creando gravi disagi alla circolazione stradale nel centro cittadino.

13:12Vendola: "Gelmini annuncia un miliardo, ma fondi 2010 dove sono?" 68 –
Il il ministro dell'università Maria Stella Gelmini annuncia lo stanziamento di un miliardo nel 2011 per gli atenei, che però non hanno ancora ricevuto i fondi ordinari per il 2010. A lanciare l'accusa è il leader di Sinistra ecologia libertà Nichi Vendola, che spiega: "Che cosa è il berlusconismo? È il disinvolto e cinico capovolgimento della realtà, spesso aiutato dal controllo dei media. È quello che sta avvenendo in questi giorni con la legge Gelmini". "I ricercatori e gli scienzati - sottolinea vendola - salgono sui tetti con i loro miserabili stipendi ed eccoli diventare in un improvviso paradosso i baroni dell'università italiana. Badate bene per la Gelmini e il governo i ricercatori sono i baroni, non coloro che pensavano o che stanno pensando in qualche ateneo del nord di concedere la laurea ad honorem al ministro Bossi". E aggiunge: "La Gelmini insieme a Tremonti annuncia in pompa magna che arriverà un miliardo di euro. E i fondi del finanziamento ordinario del 2010 quando arriveranno negli atenei italiani? Avete capito bene: non parlo dei fondi per il 2011, ma di quelli del 2010 che a dicembre di quest'anno non sono stati ancora ripartiti e inviati agli atenei".

13:08Catania, bloccata per un'ora la stazione 67 –
Disagi anche a Catania a causa della manifestazione degli studenti. La stazione ferroviaria del capoluogo etneo è stata paralizzata dagli studenti dalle 11.20 alle 12.20 di stamattina. Ripercussioni per due treni a lunga percorrenza che
hanno subito ritardi medi di venticinque minuti.

13:05Trieste, occupati binari della stazione 66 –
Una quarantina di studenti e ricercatori universitari hanno occupato i binari della stazione di Trieste centrale, scandendo slogan ed esponendo striscioni di protesta. Si tratta di parte dei manifestanti che stamani avevano inscenato un corteo spontaneo dall'Università fino alla sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Un corteo si è spaccato dal presidio e si è diretto nello scalo ferroviario, dove ha occupato la zona al termine delle banchine della stazione, impedendo la partenza e l'arrivo dei convogli.

13:04Milano, ricercatori sul tetto della Bicocca. Occupata stazione Greco 65 –
Occupato il tetto di un edificio dell'università Bicocca e i binari della stazione Greco. La protesta è animata da centinaia tra ricercatori, studenti e precari, in parte saliti sul tetto e in parte sui binari, dopo che l'entrata al tetto è stata chiusa

13:01Roma, studenti di nuovo verso Montecitorio 64 –
Migliaia di studenti da piazza Venezia si stanno spostando per tentare di raggiungere piazza Montecitorio. I dimostranti delle scuole romane si stanno unendo in questo momento con gli studenti arrivati dalla Sapienza al Vittoriano nel tentativo di raggiungere Montecitorio.

12:58Bologna, trenta chili di letame davanti a sede Pdl 63 –
Lo spazio sociale studentesco ha scaricato trenta chili di letame di fronte alla sede del Pdl in via Santo Stefano a Bologna, lasciando un cartello: "Questo è il risultato di 16 anni di governo".

12:56Cagliari, corteo blocca il traffico 62 –
Dalle aule alla strada. Anche a Cagliari il treffico cittadino è bloccato da una manifestazione non autorizzata degli studenti

12:53Studenti a piazza Venezia: "Siamo tutti nipoti di Mubarak" 61 –
"Siamo tutti nipoti di Mubarak". È con questo slogan che la testa del corteo degli studenti è arrivato a piazza Venezia.

12:51Bologna, occupata A14 60 –
Bloccata l'autostrada a Bologna. Il corteo, alcune migliaia tra universitari e studenti delle superiori, è entrato, passando dal casello della Fiera, nel tratto cittadino dell'A14, invadendo entrambe le carreggiate. La circolazione era stata precedentemente deviata dalla polizia.

12:47Palermo, chiusi i varchi al porto 59 –
I varchi di accesso al porto di Palermo sono stati chiusi per la protesta degli studenti. Via Francesco Crispi è bloccata. Nella corsia lato mare vi sono centinaia di ragazzi con gli striscioni. Nell'altra corsia vi e' un tappeto di automobili ferme
12:44Campobasso, occupata facoltà di Agraria 58 –
Anche in Molise scatta la protesta degli studenti universitari. All'ateneo di Campobasso da ieri è occupata la facoltà di Agraria. I ragazzi stanno tenendo assemblee e incontri e hanno fissato degli striscioni sui muri dell'edificio. Un rappresentate degli studenti che stanno occupando la facoltà ieri sera ha anche preso la parola sul palco del teatro Savoia, dove era in corso una manifestazione del Pd con il segretario Pierluigi Bersani, per spiegare le ragioni della protesta
12:41Occupata autostrada Salerno-Reggio Calabria 57 –
Alcune centinaia di studenti dell'Università della Calabria hanno occupato, poco dopo mezzogiorno, l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria all'altezza di Cosenza nord, bloccando il traffico e determinando la presenza di lunghe colonne d'auto sulle corsie nord e sud.
12:35Sacconi: "Studenti pensino a studiare" 56 –
''Vadano a scuola a studiare, a fare facoltà che diano occupazione e non facoltà facili in università facili''. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno alla Fondazione Craxi, commenta così le manifestazioni di oggi del mondo dell'università.
12:34Bari, occupato il Petruzzelli 55 –
"Gelmini cala il sipario": è quanto scritto sullo striscione srotolato da un balcone del teatro Petruzzelli di Bari, da una delegazione di studenti dell'Università di Bari che ha occupato simbolicamente il politeama. "Tra poco - spiegano - lasceremo il teatro e ci sposteremo altrove".

12:26Bologna, studenti occupano ingresso autostrada 54 –
Il corteo degli studenti si è diretto verso il casello della fiera di Bologna per l'ingresso in autostrada. Al momento il serpentone, che nel frattempo si è ingrossato e ora sembra contare oltre 5000 persone, è fermo a qualche centinaia di metri dal casello.

12:25Governo battuto su emendamento Fli 53 –
Maggioranza e governo battutti alla Camera nelle votazioni sugli emendamenti al ddl università. Con il parere contrario anche della commissione Bilancio, è stato approvato un emendamento di Fabio Granata (Fli) all'articolo 19 (assegni di ricerca) che prevede la norma non possa portare oneri aggiuntivi anziché 'nuovi o maggiori oneri' com'era la versione precedente.

12:22Napoli, uova e immondizia contro portone Unione degli industriali 52 –
Lanci di uova, sacchetti di immondizia e vernice rossa contro il portone della sede dell'Unione degli industriali di Napoli, in piazza dei Martiri. A effettuarli alcuni manifestanti che fanno parte del corteo contro la riforma dell'Università. Il portone è chiuso ed è presidiato dalla polizia in assetto antisommossa. I manifestanti si sono spostati da piazza dei Martiri alla vicina piazza Vittoria dove è in corso un blocco stradale.

12:19Studenti lasciano Montecitorio e vanno verso Piazza Venezia 51 –
Gli studenti che da questa mattina hanno presidiato l'area antistante Montecitorio, hanno lasciato da poco l'area per confluire verso gli altri cortei provenienti dalla Sapienza e da scuole romane a piazza Venezia. La decisione di spostarsi è stata determinata dal fatto che la piazza del Parlamento fosse stata blindata dalle forze dell'ordine, che impedivano ai dimostranti di raggiungere la piazza. Probabilmente il corteo potrebbe effettivamente dirigersi verso il ministero della Pubblica istruzione

12:18Diliberto: "Blindare Roma è offesa e provocazione" 50 –
"È un brutto segnale aver blindato Roma per impedire agli studenti di manifestare liberamente sotto Montecitorio. È un'offesa ed un vera e propria provocazione", ha detto Oliviero Diliberto, portavoce nazionale della FdS.

12:16Milano, tensione tra forze dell'ordine e studenti 49 –
Le forze dell'ordine e la testa del corteo degli studenti a Milano sono venuti in contatto lungo via dell'Orso all'incrocio con via Cusani. Una trentina di manifestanti, deviando dal percorso verso il Castello Sforzesco, si è diretta correndo in direzione di via dell'Orso. I manifestanti sono entrati in contatto con le forze dell'ordine che, dopo un tentativo di bloccarne l'avanzata, hanno usato i manganelli contro gli studenti. Lo scontro è durato qualche minuto e al momento non si sa il bilancio dei contusi. A farne le spese anche alcune vetrine che sono state mandate in frantumi. Gli studenti ora stanno procedendo in via Monte di Pietà, una delle strade del centro di Milano.

12:14Teramo, studenti occupano radio Ateneo 48 –
Una decina di studenti dell'Udu ha occupato simbolicamente la radio dell'Università di Teramo, Radio Frequenza, interrompendo la programmazione ordinaria e dando vita a un dibattito per protestare contro il ddl Gelmini.

12:11Milano, studenti tentano blitz al Comune 47 –
Una decina di manifestanti che si era staccata dal corteo ha cercato, senza riuscirci, di entrare a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. A riferire del tentato blitz è il vicesindaco Riccardo De Corato: ''Sapevamo che il tentativo ci sarebbe stato - ha riferito - e per questo eravamo pronti''. I giovani hanno tentato di entrare da un ingresso laterale, che secondo De Corato è stato immediatamente chiuso. ''Cercare di strumentalizzare le istituzioni in questo modo - ha commentato il vicesindaco - sinceramente mi sembra un po' squallido''.

12:08Palermo, tensione tra automobilisti e manifestanti 46 –
Momenti di tensione nella circonvalalzione di Palermo in corso Calatafimi, dove circa settemila studenti hanno bloccato le strade quando automobilisti inferociti hanno cominciato a inveire contro i ragazzi tentando anche di sfondare il muro umano che ha intasato il traffico. Alcuni automobilisti sono scesi dalla macchina tentando di far spostare gli studenti e alcuni si sono improvvisati vigili urbani per tentare di far defluire la circolazione lungo le vie limitrofe.

12:06Di Pietro: "Gelmini è dama salva-baroni" 45 –
La "dama salva-baroni" Maria Stella Gelmini "a parole dice di voler combattere i baroni ma di fatto ha ridato ai baroni la possibilità di assumere figli, nipoti e amanti": lo ha detto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. Il ministro per l'Università e la pubblica istruzione, secondo Di Pietro, "con un sub-emendamento ha stravolto la nostra proposto di eliminare parentele e nepotismi all'interno dell'Università".

11:58Pisa, traffico in tilt. Studenti verso stazione 44 –
Circa 7.000 studenti stanno percorrendo in corteo i lungarni di Pisa per protestare contro il disegno di legge Gelmini. In più punti della città il traffico risulta paralizzato o fortemente rallentato a causa del lungo serpentone di manifestanti. Intanto, alcune centinaia di studenti medi superiori hanno raggiunto il Ponte delle Bocchette, alla periferia nord est della città bloccando una delle principali vie d'accesso a Pisa. L'obiettivo degli studenti è quello di raggiungere la stazione ferroviaria e occupare i binari per bloccare i treni

11:55Chiti: "Gelmini avrebbe dovuto ascoltare i rettori" 43 –
"Il ministro Gelmini, anziché offendere i rettori e i docenti che pur avendo grosse responsabilità nella gestione degli atenei non hanno ascolto e discussione col governo che mortifica l'università, avrebbe fatto meglio ad raccogliere le loro istanze". È questo il giudizio di Vannino Chiti, vice presidente del Senato ed esponente del Partito Democratico. 'Il rettore Tesi - prosegue Chiti - ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso rispetto ad una riforma che taglia pesantemente le risorse e non risolve il problema degli sprechi. Inoltre, in tutta Italia, sono molti gli atenei che in questi giorni hanno sospeso la didattica come forma di protesta"

11:53Studenti occupano scalinata San Pietro in vincoli 42 –
Cori da stadio degli studenti dell'università d'Ingegneria della Sapienza sulla scalinata di San Pietro in vincoli. "Assediamo Montecitorio", "Blocchiamo tutto" hanno cantato in coro al passaggio del corteo principale su via Cavour. Gli studenti hanno occupato l'intera scalinata e la terrazza vicina da dove hanno acceso fumogeni rosa

11:48Brevi scontri a Genova 41 –
Momenti di tensione, manganellate e brevi scontri DIRETTA
Università, il giorno del voto
Piazza Montecitorio blindata
Il ddl Gelmini dovrebbe essere votato dalla Camera dei Deputati. Proseguono le manifestazioni di studenti e ricercatori in tutta Italia. A Roma un corteo dalla Sapienza. Interdette le vie del centro di Roma. Vendola: "Gelmini annuncia un miliardo per il 2011 per atenei. Dove sono fondi 2010?". Bersani: "C'è tensione, Maroni sia attento"
(Aggiornato alle 14:19 del 30 novembre 2010)

14:19Padova, 2000 studenti bloccano la stazione ferroviaria 84 –
Sono circa 2mila gli studenti che a Padova hanno letteralmente bloccato la stazione ferroviaria per protestare contro il Ddl Gelmini.

14:16Roma, corteo si dirige verso Largo Argentina 83 –
Il corteo degli studenti che protestano contro la riforma Gelmini sta tornando verso largo Argentina. Momenti di tensione si sono registrati all'ingresso di piazza Montecitorio dove i blindati della polizia che sbarravano l'accesso ai manifestanti sono stati bersagliati da numerosi oggetti. Inutile ogni tentativo dei ragazzi di raggiungere la piazza: tutti i varchi sono chiusi dalle forze dell'ordine.

14:13Genova, un ferito nei tafferugli 82 –
Una persona è rimasta ferita a Genova durante scontri che si sono verificati tra gli studenti in piazza contro la Gelmini e la polizia. I disordini di sono verificati davanti alla Prefettura del capoluogo ligure contro cui alcuni manifestanti hanno tirato degli oggetti. La polizia ha effettuato una carica di alleggerimento e un manifestante è rimasto lievemente ferito. Gli studenti hanno occupato simbolicamente Palazzo Ducale.

14:11Palermo, blitz studenti in sede Ars 81 –
Blitz degli studenti e dei ricercatori all'Assemblea regionale siciliana. I manifestanti si sono finti turisti e una volta dentro il loggiato di Palazzo dei Normanni hanno esposto striscioni e distribuito volantini.

14:10Bossi: "Studenti hanno qualche ragione per protestare, ma no a strumentalizzazioni" 80 –
Gli studenti che protestano contro la riforma dell'università "hanno qualche ragione", tuttavia "non si devono fare strumentalizzare: poi abbiamo gente che non si prepara, mentre gli studenti dovrebbero innanzitutto studiare". Così Umberto Bossi commenta le proteste degli studenti. "L'importante è che non si facciano strumentalizzare troppo da qualche parte politica, è già avvenuto in passato", avverte il leader della Lega, che sottolinea: "La Lega non ha detto ai suoi giovani di andare in piazza".

14:04Palermo, studenti entrano in sede Rai 79 –
Un gruppo di studenti è entrato nella sede di Rai Sicilia in viale Strasburgo chiedendo di far conoscere le ragioni della protesta. Hanno incontrato prima il direttore della struttura e poi alcuni giornalisti. I ragazzi hanno manifestato pacificamente i motivi della protesta e alla fine sono andati via mentre in viale Strasburgo intervenivano pattuglie della polizia.

14:02Studenti: "Se non la Camera, colpiremo altri palazzi" 78 –
''Se non sarà la Camera, se non raggiungeremo Montecitorio allora colpiremo altri palazzi del potere''. Lo dicono gli studenti che hanno deciso di ritirarsi da via in Aquiro, nei pressi di Montecitorio, sbarrata da due blindati per
rendere la piazza inaccessibile.

13:58Roma, occupate anche 5 scuole 77 –
Gli studenti delle medie superiori, anche in segno di solidarietà con i colleghi universitari, si sono mobilitati contro i tagli all'istruzione pubblica. Dopo le occupazioni dei Licei Azzarita, Nomentano e Farnesina, a Roma stamattina sono state promosse le occupazioni degli istituti Bernini e De Sanctis di Roma nord, sono state convocate assemblee straordinarie al Margherita di Savoia, al Convitto nazionale e al Domizia Lucilla, mentre cortei di centinaia di studenti hanno attraversato le vie dell'Eur e del Quarto municipio.

13:48Genova, letame addosso ad assessori 76 –
Nel corso della manifestazione in piazza De Ferrari a Genova, un gruppo di studenti ha rotto parte della tensostruttura dove l'emittente televisiva Class Cnbc stava conducendo delle interviste nell'ambito di un road show con il Monte dei Paschi di Siena ed ha gettato dei secchi di letame liquido addosso agli ospiti. I due assessori allo Sviluppo economico di Provincia e Comune di Genova Paolo Perfigli e Giovanni Vassallo (entrambe PD) sono stati colpiti in pieno dagli escrementi. Raggiunti in parte anche altri ospiti, tra questi rappresentanti di Confesercenti, di Cna, di Confartigianato e di Confindustria. Le immagini di quanto avvenuto vengono ora trasmesse dal canale satellitare.

13:44Bersani: "C'è molta tensione, speriamo sia gestita bene" 75 –
''Speriamo che la cosa sia governata bene perché c'é molta tensione in giro'', ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani uscendo dalla Camera, ''raccomandiamo tutta l'attenzione necessaria''. In Aula, ha ricordato ''è intervenuto
Dario Franceschini, che è andato anche a parlare della questione con il ministro dell'Interno Roberto Maroni''.

13:42Padova, bloccata la stazione 74 –
Gli studenti di Padova sono scesi sui binari della stazione ferroviaria. Lo conferma Trenitalia che sottolinea come attualmente il traffico ferroviario della stazione di Padova risulti bloccato con pesati disagi per gli utenti.

13:38Bologna, manifestanti lasciano autostrada 73 –
Gli studenti bolognesi hanno iniziato poco fa ad abbandonare le corsie in zona Corticella, all'altezza dell'uscita 6 della tangenziale, uscendo dal casello per dirigersi di nuovo verso il centro. La coda del corteo è ancora in autostrada e il traffico dovrebbe riprendere tra poco.
13:31Montecitorio, ortaggi, uova e bottiglie contro polizia 72 –
Gli studenti stanno lanciando ortaggi e qualche bottiglia contro i mezzi della polizia schierati davanti a Montecitorio. I manifestanti stanno lanciando anche petardi e rotoli di immondizia. Urlano in coro "via via la polizia". Il corteo è arrivato in via in Aquiro, ma è stato bloccato da due blindati delle forze dell'ordine.
13:27Milano, chiuse e riaperte tre stazioni metro 71 –
Tre stazioni della metropolitana sono state chiuse, e riaperte dopo circa un'ora, a Milano. Si è trattato delle stazioni Duomo e Cordusio sulla Linea 1, e Missori sulla Linea 3, che sono state chiuse al pubblico dalle 11.30 alle 12.50. In tali stazioni i treni non hanno effettuato le fermate. Secondo quanto riferito dall'Atm, la chiusura è stata richiesta dalla Questura per motivi di ordine pubblico. Gli utenti, oltre ai disagi per il traffico e per i mezzi pubblici deviati in superficie, hanno così trovato sbarrati anche gli ingressi delle tre fermate.
13:26Roma, studenti al Pantheon con caschi e sciarpe 70 –
Il corteo degli studenti sta arrivando al Pantheon. In testa ragazzi con caschi e sciarpe per coprire il volto. Il loro intento resta quello di arrivare a Montecitorio.
13:18Genova, occupata Sopraelevata 69 –
Il corteo di oltre tremila studenti medi e universitari genovesi sta bloccando la Sopraelevata del capoluogo ligure, creando gravi disagi alla circolazione stradale nel centro cittadino.
13:12Vendola: "Gelmini annuncia un miliardo, ma fondi 2010 dove sono?" 68 –
Il il ministro dell'università Maria Stella Gelmini annuncia lo stanziamento di un miliardo nel 2011 per gli atenei, che però non hanno ancora ricevuto i fondi ordinari per il 2010. A lanciare l'accusa è il leader di Sinistra ecologia libertà Nichi Vendola, che spiega: "Che cosa è il berlusconismo? È il disinvolto e cinico capovolgimento della realtà, spesso aiutato dal controllo dei media. È quello che sta avvenendo in questi giorni con la legge Gelmini". "I ricercatori e gli scienzati - sottolinea vendola - salgono sui tetti con i loro miserabili stipendi ed eccoli diventare in un improvviso paradosso i baroni dell'università italiana. Badate bene per la Gelmini e il governo i ricercatori sono i baroni, non coloro che pensavano o che stanno pensando in qualche ateneo del nord di concedere la laurea ad honorem al ministro Bossi". E aggiunge: "La Gelmini insieme a Tremonti annuncia in pompa magna che arriverà un miliardo di euro. E i fondi del finanziamento ordinario del 2010 quando arriveranno negli atenei italiani? Avete capito bene: non parlo dei fondi per il 2011, ma di quelli del 2010 che a dicembre di quest'anno non sono stati ancora ripartiti e inviati agli atenei".
13:08Catania, bloccata per un'ora la stazione 67 –
Disagi anche a Catania a causa della manifestazione degli studenti. La stazione ferroviaria del capoluogo etneo è stata paralizzata dagli studenti dalle 11.20 alle 12.20 di stamattina. Ripercussioni per due treni a lunga percorrenza che hanno subito ritardi medi di venticinque minuti.
13:05Trieste, occupati binari della stazione 66 –
Una quarantina di studenti e ricercatori universitari hanno occupato i binari della stazione di Trieste centrale, scandendo slogan ed esponendo striscioni di protesta. Si tratta di parte dei manifestanti che stamani avevano inscenato un corteo spontaneo dall'Università fino alla sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Un corteo si è spaccato dal presidio e si è diretto nello scalo ferroviario, dove ha occupato la zona al termine delle banchine della stazione, impedendo la partenza e l'arrivo dei convogli.
13:04Milano, ricercatori sul tetto della Bicocca. Occupata stazione Greco 65 –
Occupato il tetto di un edificio dell'università Bicocca e i binari della stazione Greco. La protesta è animata da centinaia tra ricercatori, studenti e precari, in parte saliti sul tetto e in parte sui binari, dopo che l'entrata al tetto è stata chiusa
13:01Roma, studenti di nuovo verso Montecitorio 64 –
Migliaia di studenti da piazza Venezia si stanno spostando per tentare di raggiungere piazza Montecitorio. I dimostranti delle scuole romane si stanno unendo in questo momento con gli studenti arrivati dalla Sapienza al Vittoriano nel tentativo di raggiungere Montecitorio.
12:58Bologna, trenta chili di letame davanti a sede Pdl 63 –
Lo spazio sociale studentesco ha scaricato trenta chili di letame di fronte alla sede del Pdl in via Santo Stefano a Bologna, lasciando un cartello: "Questo è il risultato di 16 anni di governo".
12:56Cagliari, corteo blocca il traffico 62 –
Dalle aule alla strada. Anche a Cagliari il treffico cittadino è bloccato da una manifestazione non autorizzata degli studenti
12:53Studenti a piazza Venezia: "Siamo tutti nipoti di Mubarak" 61 –
"Siamo tutti nipoti di Mubarak". È con questo slogan che la testa del corteo degli studenti è arrivato a piazza Venezia.
12:51Bologna, occupata A14 60 –
Bloccata l'autostrada a Bologna. Il corteo, alcune migliaia tra universitari e studenti delle superiori, è entrato, passando dal casello della Fiera, nel tratto cittadino dell'A14, invadendo entrambe le carreggiate. La circolazione era stata precedentemente deviata dalla polizia.
12:47Palermo, chiusi i varchi al porto 59 –
I varchi di accesso al porto di Palermo sono stati chiusi per la protesta degli studenti. Via Francesco Crispi è bloccata. Nella corsia lato mare vi sono centinaia di ragazzi con gli striscioni. Nell'altra corsia vi e' un tappeto di automobili ferme
12:44Campobasso, occupata facoltà di Agraria 58 –
Anche in Molise scatta la protesta degli studenti universitari. All'ateneo di Campobasso da ieri è occupata la facoltà di Agraria. I ragazzi stanno tenendo assemblee e incontri e hanno fissato degli striscioni sui muri dell'edificio. Un rappresentate degli studenti che stanno occupando la facoltà ieri sera ha anche preso la parola sul palco del teatro Savoia, dove era in corso una manifestazione del Pd con il segretario Pierluigi Bersani, per spiegare le ragioni della protesta
12:41Occupata autostrada Salerno-Reggio Calabria 57 –
Alcune centinaia di studenti dell'Università della Calabria hanno occupato, poco dopo mezzogiorno, l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria all'altezza di Cosenza nord, bloccando il traffico e determinando la presenza di lunghe colonne d'auto sulle corsie nord e sud.
12:35Sacconi: "Studenti pensino a studiare" 56 –
''Vadano a scuola a studiare, a fare facoltà che diano occupazione e non facoltà facili in università facili''. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno alla Fondazione Craxi, commenta così le manifestazioni di oggi del mondo dell'università.
12:34Bari, occupato il Petruzzelli 55 –
"Gelmini cala il sipario": è quanto scritto sullo striscione srotolato da un balcone del teatro Petruzzelli di Bari, da una delegazione di studenti dell'Università di Bari che ha occupato simbolicamente il politeama. "Tra poco - spiegano - lasceremo il teatro e ci sposteremo altrove".
12:26Bologna, studenti occupano ingresso autostrada 54 –
Il corteo degli studenti si è diretto verso il casello della fiera di Bologna per l'ingresso in autostrada. Al momento il serpentone, che nel frattempo si è ingrossato e ora sembra contare oltre 5000 persone, è fermo a qualche centinaia di metri dal casello.
12:25Governo battuto su emendamento Fli 53 –
Maggioranza e governo battutti alla Camera nelle votazioni sugli emendamenti al ddl università. Con il parere contrario anche della commissione Bilancio, è stato approvato un emendamento di Fabio Granata (Fli) all'articolo 19 (assegni di ricerca) che prevede la norma non possa portare oneri aggiuntivi anziché 'nuovi o maggiori oneri' com'era la versione precedente.
12:22Napoli, uova e immondizia contro portone Unione degli industriali 52 –
Lanci di uova, sacchetti di immondizia e vernice rossa contro il portone della sede dell'Unione degli industriali di Napoli, in piazza dei Martiri. A effettuarli alcuni manifestanti che fanno parte del corteo contro la riforma dell'Università. Il portone è chiuso ed è presidiato dalla polizia in assetto antisommossa. I manifestanti si sono spostati da piazza dei Martiri alla vicina piazza Vittoria dove è in corso un blocco stradale.
12:19Studenti lasciano Montecitorio e vanno verso Piazza Venezia 51 –
Gli studenti che da questa mattina hanno presidiato l'area antistante Montecitorio, hanno lasciato da poco l'area per confluire verso gli altri cortei provenienti dalla Sapienza e da scuole romane a piazza Venezia. La decisione di spostarsi è stata determinata dal fatto che la piazza del Parlamento fosse stata blindata dalle forze dell'ordine, che impedivano ai dimostranti di raggiungere la piazza. Probabilmente il corteo potrebbe effettivamente dirigersi verso il ministero della Pubblica istruzione
12:18Diliberto: "Blindare Roma è offesa e provocazione" 50 –
"È un brutto segnale aver blindato Roma per impedire agli studenti di manifestare liberamente sotto Montecitorio. È un'offesa ed un vera e propria provocazione", ha detto Oliviero Diliberto, portavoce nazionale della FdS.
12:16Milano, tensione tra forze dell'ordine e studenti 49 –
Le forze dell'ordine e la testa del corteo degli studenti a Milano sono venuti in contatto lungo via dell'Orso all'incrocio con via Cusani. Una trentina di manifestanti, deviando dal percorso verso il Castello Sforzesco, si è diretta correndo in direzione di via dell'Orso. I manifestanti sono entrati in contatto con le forze dell'ordine che, dopo un tentativo di bloccarne l'avanzata, hanno usato i manganelli contro gli studenti. Lo scontro è durato qualche minuto e al momento non si sa il bilancio dei contusi. A farne le spese anche alcune vetrine che sono state mandate in frantumi. Gli studenti ora stanno procedendo in via Monte di Pietà, una delle strade del centro di Milano.
12:14Teramo, studenti occupano radio Ateneo 48 –
Una decina di studenti dell'Udu ha occupato simbolicamente la radio dell'Università di Teramo, Radio Frequenza, interrompendo la programmazione ordinaria e dando vita a un dibattito per protestare contro il ddl Gelmini.
12:11Milano, studenti tentano blitz al Comune 47 –
Una decina di manifestanti che si era staccata dal corteo ha cercato, senza riuscirci, di entrare a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. A riferire del tentato blitz è il vicesindaco Riccardo De Corato: ''Sapevamo che il tentativo ci sarebbe stato - ha riferito - e per questo eravamo pronti''. I giovani hanno tentato di entrare da un ingresso laterale, che secondo De Corato è stato immediatamente chiuso. ''Cercare di strumentalizzare le istituzioni in questo modo - ha commentato il vicesindaco - sinceramente mi sembra un po' squallido''.
12:08Palermo, tensione tra automobilisti e manifestanti 46 –
Momenti di tensione nella circonvalalzione di Palermo in corso Calatafimi, dove circa settemila studenti hanno bloccato le strade quando automobilisti inferociti hanno cominciato a inveire contro i ragazzi tentando anche di sfondare il muro umano che ha intasato il traffico. Alcuni automobilisti sono scesi dalla macchina tentando di far spostare gli studenti e alcuni si sono improvvisati vigili urbani per tentare di far defluire la circolazione lungo le vie limitrofe.
12:06Di Pietro: "Gelmini è dama salva-baroni" 45 –
La "dama salva-baroni" Maria Stella Gelmini "a parole dice di voler combattere i baroni ma di fatto ha ridato ai baroni la possibilità di assumere figli, nipoti e amanti": lo ha detto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. Il ministro per l'Università e la pubblica istruzione, secondo Di Pietro, "con un sub-emendamento ha stravolto la nostra proposto di eliminare parentele e nepotismi all'interno dell'Università".
11:58Pisa, traffico in tilt. Studenti verso stazione 44 –
Circa 7.000 studenti stanno percorrendo in corteo i lungarni di Pisa per protestare contro il disegno di legge Gelmini. In più punti della città il traffico risulta paralizzato o fortemente rallentato a causa del lungo serpentone di manifestanti. Intanto, alcune centinaia di studenti medi superiori hanno raggiunto il Ponte delle Bocchette, alla periferia nord est della città bloccando una delle principali vie d'accesso a Pisa. L'obiettivo degli studenti è quello di raggiungere la stazione ferroviaria e occupare i binari per bloccare i treni
11:55Chiti: "Gelmini avrebbe dovuto ascoltare i rettori" 43 –
"Il ministro Gelmini, anziché offendere i rettori e i docenti che pur avendo grosse responsabilità nella gestione degli atenei non hanno ascolto e discussione col governo che mortifica l'università, avrebbe fatto meglio ad raccogliere le loro istanze". È questo il giudizio di Vannino Chiti, vice presidente del Senato ed esponente del Partito Democratico. 'Il rettore Tesi - prosegue Chiti - ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso rispetto ad una riforma che taglia pesantemente le risorse e non risolve il problema degli sprechi. Inoltre, in tutta Italia, sono molti gli atenei che in questi giorni hanno sospeso la didattica come forma di protesta"
11:53Studenti occupano scalinata San Pietro in vincoli 42 –
Cori da stadio degli studenti dell'università d'Ingegneria della Sapienza sulla scalinata di San Pietro in vincoli. "Assediamo Montecitorio", "Blocchiamo tutto" hanno cantato in coro al passaggio del corteo principale su via Cavour. Gli studenti hanno occupato l'intera scalinata e la terrazza vicina da dove hanno acceso fumogeni rosa
11:48Brevi scontri a Genova 41 –le forze dell'ordine davanti alla Prefettura di Genova. I manifestanti hanno gridato ''dimissioni'', ''Berlusconi mafioso'' e altri insulti al governo davanti alla Prefettura e lanciato oggetti, uova e fumogeni contro poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa.
11:46Roma, studenti su Campidoglio: "Via la polizia" 40 –
Gli studenti sono saliti sulla scalinata del Campidoglio urlando "Via, via la polizia" presente nella piazza di fronte al palazzo Senatorio
11:44Camera, passa emendamento anti parentopoli 39 –
Passa alla Camera l'emendamento contro le ''parentopoli'' nelle Università. Non potrà rispondere ai procedimenti per la chiamata all'insegnamento chi è parente ''fino al quarto grado compreso'' di un professore del dipartimento o della struttura che effettua la chiamata ovvero del rettore, del direttore generale o di un consigliere di amministrazione.
11:43Napoli, in testa a corteo striscione per Monicelli 38 –
Uno striscione in testa al corteo degli universitari che stanno sfilando per le strade di Napoli è stato dedicato allo scomparso regista Mario Monicelli. "Caro Mario, la faremo 'sta rivoluzione', è stato scritto dai manifestanti. Un nuovo lancio di sacchetti di rifiuti è stato effettuato dagli studenti. In precedenza l'immondizia era stata buttata davanti all'ingresso del palazzo della Provincia di Napoli. Ora il lancio è avvenuto contro l'entrata della sede della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia.
11:38Udine: "Atenei come Pompei" 37 –
''Gli atenei come Pompei'': è lo striscione appeso sull'edificio del Municipio, a Udine dove studenti e ricercatori hanno organizzato un presidio con un maxischermo per seguire in diretta i lavori parlamentari sul ddl Gelmini. Proteste anche a Trieste
11:36Torino, blitz manifestanti in sede Miur 36 –
Alcune decine di studenti che partecipavano al corteo contro la Riforma Gelmini per le vie di Torino si sono staccati e hanno effettuato un blitz negli uffici del Ministero del'istruzione università e ricerca (Miur), in via Pietro Micca. Dapprima hanno colpito il portone d'ingresso dell'edificio con un lancio di uova, poi lo hanno sfondato e sono saliti al secondo piano, dove hanno si trovano gli uffici, e hanno sfondato un altro portone rompendo una sbarra. Si sono fermati soltanto davanti ai vetri antiproiettile che proteggono i dipendenti del ministero. Subito dopo sono scesi e si sono ricongiunti al corteo. Sul posto sono presenti gli agenti della Digos che stanno facendo accertamenti e indagini
11:33Napoli, corteo sotto la pioggia 35 –
Circa 5mila studenti stanno sfilando, in corteo e sotto la pioggia, a Napoli. Traffico in tilt in centro e soprattutto in via Marina, arteria di collegamento tra il capoluogo campano e l'hinterland. La manifestazione contro il ddl Gelmini sta procedendo senza disordini anche se gli studenti, giunti sotto gli uffici della Questura in via Medina, hanno mandato in frantumi il vetro di un finestrino di un'auto di servizio della polizia.
11:30Potenza, danni in Aula magna 34 –
La polizia sta facendo indagini per identificare i responsabili dei danneggiamenti avvenuti la notte scorsa nell'aula magna del campus dell'Università della Basilicata, a Potenza, dove era in corso la protesta di gruppi di studenti - che hanno precisato di non essere responsabili degli atti vandalici - contro la riforma Gelmini. Persone non identificate hanno rovesciato alcuni cestini, aperto un estintore, divelto microfoni e maniglie delle porte e strappato alcuni striscioni di protesta.
11:29Roma, 50 mila in corteo 33 –
Sarebbero 50.000 gli studenti, universitari e liceali che, partiti da Piazzale Aldo Moro, stanno sfilando per le vie di Roma diretti a Montecitorio. ''La cultura fa paura, sbraniamo questo Governo. Hic sunt leones'', sono le parole del secondo striscione che si è aggiunto alla testa del corteo.
11:27Ubs, avviate procedure per sciopero generale università 32 –
"Usb Università - si legge in una nota - ha avviato le procedure per indire lo sciopero generale dei lavoratori dell'Università". Obiettivo dello sciopero, il ritiro del Ddl Gelmini, il rifinanziamento degli atenei, l'assunzione a tempo indeterminato dei precari, lo sblocco della contrattazione per il salario, la qualificazione del personale e concorsi pubblici a copertura del 100% del turnover quale criterio minimo per mantenere un adeguato e professionale supporto alla formazione e alla ricerca nell'Università Pubblica del Paese.
11:25Scalea, occupata per alcuni minuti la stazione 31 –
Breve occupazione della stazione ferroviaria di Scalea, in Calabria, da parte degli studenti che manifestano contro la riforma dell'università. Fs riferisce che la ircolazione ferroviaria sulla linea tirrenica è ripresa.
11:20Bologna, stazione presidiata 30 –
Proteste degli studenti anche a Bologna dove, mentre il corteo sfila per le strade del centro, la stazione ferroviaria è stata completamente blindata: non solo è presidiata da un ingente schieramento di forze dell'ordine, ma tutti gli ingressi tranne uno (nell'atrio centrale) sono stati chiusi con catene e lucchetti.
11:16Cgil: "Roma blindata è pessimo segnale" 29 –
''Noi come Cgil avevamo chiesto le autorizzazioni necessarie e ci erano state concesse dalla questura. Ma Roma è blindata e questo non è giustificabile perché si tratta di un movimento pacifico che si sta svolgendo in tutto il Paese. La presenza della polizia che impedisce l'accesso a piazza Montecitorio dimostra un atteggiamento grave da parte del governo. È un pessimo segnale''.
11:11Piazza Montecitorio vuota, intorno assedio. Gli studenti: "Sit-in autorizzato da Questura" 28 –
Piazza Montecitorio è vuota, non ci sono studenti, solo camionette delle forze dell'ordine. Ma intorno c'è l'assedio degli studenti. Dal palazzo della Camera dei deputati si sentono i fischi e le grida dei ragazzi che cercano di arrivare a Montecitorio. Gli studenti denunciano: "Il sit-in era autorizzato dalla Questura, ma la piazza è stata blindata".
11:09Montecitorio, bloccato un gruppo di studenti 27 –
Piazza Montecitorio è completamente blindata dalle forze dell'ordine. A quanto riferito da alcuni studenti, un gruppo delle scuole superiori che voleva raggiungere Montecitorio sarebbe stato bloccato a piazza Capranica. Intanto il corteo partito dall'università La Sapienza sta percorrendo via Cavour.
11:07Pd e Idv: "Consentire ai manifestanti di arrivare a Montecitorio" 26 –
Pd e Idv chiedono che i manifestanti possano avvicinarsi a Palazzo Montecitorio. La deputata del Pd Donata Lenzi ha denunciato il ''blocco senza precedenti'' che non consente ai manifestanti di avvicinarsi alla Camera, mentre il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando ha parlato di ''città sotto assedio'' e di ''provocazione'', chiedendo al ministro dell'Interno Roberto Maroni di ''allentare la tensione''.
11:03Aula, si inasprisce emendamento anti parentopoli 25 –
Si inasprisce l'emendamento anti parentopoli. La Commissione Cultura, su richiesta del ministero dell'Istruzione, ha elaborato un sub emendamento all'emendamento proposto dall'Italia dei Valori contro il formarsi di dinastie nelle università. L'Idv chiedeva che non venissero chiamati da un ateneo coloro che avessero un grado di parentela, fino al terzo grado compreso, con un professore appartenente alla stessa università. La Commissione chiederà che non vengano chiamati professori con grado di parentela "fino al quarto grado compreso con un professore appartenente al dipartimento o struttura che effettua la chiamata ovvero con il rettore, il direttore generale o un consigliere di amministrazione dell'ateneo".
11:01Milano, uova e petardi contro la Cattolica 24 –
Lancio di uova e petardi contro la facciata della sede dell'Università Cattolica di via Carducci 30 a Milano. Al passaggio del corteo contro i tagli all'istruzione, alcuni studenti hanno lasciato anche scritte anti-Gelmini sui muri del palazzo. Il corteo è poi ripartito verso via De Amicis.
10:58Venezia, precari sul Canal Grande 23 –
Anche a Venezia prosegue la mobilitazione contro il ddl Gelmini. In centro storico, sulla terrazza (altana) di Palazzo Cappello che si affaccia sul Canal Grande, si alternano, una ventina tra ricercatori, precari e studenti. Palazzo Cappello, sede degli studi euroasiatici di Ca' Foscari, è stato sede della protesta già ieri. In terraferma, lungo il Corso del Popolo di Mestre, circa 200 studenti delle scuole medie superiori hanno sfilato con musica a tutto volume, slogan e striscioni contro il Ddl Gelmini. Tra le scritte ''blocchiamo la riforma'' e ''rovinate la scuola, distruggete il futuro''.
10:56Genova: "Ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città" 22 –
Dicono di voler bloccare infrastrutture e trasporti gli studenti medi e universitari, che in oltre 3 mila sono partiti in corteo con lo striscione "Ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città - studenti in lotta".
10:54Bari, studenti puntano al Petruzzelli 21 –
Più di 600 studenti delle facoltà di Scienze politiche, Giurisprudenza, Lettere e filosofia e Scienze della formazione protestano nel centro di Bari. ''Dovremmo presto essere alcune migliaia - hanno spiegato gli organizzatori della protesta - e riusciremo a bloccare la città: ieri abbiamo occupato solo un ponte, ma oggi faremo di piu'''. Gli studenti hanno intenzione di entrare verso le 14 nel teatro Petruzzelli di Bari, per srotolare uno striscione dall'interno dell'edficio.
10:50Brescia, occupata Economia. Tafferugli tra studenti e forze dell'ordine 20 –
Mattinata di tensione a Brescia per le manifestazioni degli studenti sfociate in tafferugli in piazza Loggia e nell'occupazione dell'aula magna della facoltà di Economia e Commercio. Intorno alle 10 il corteo degli studenti ha cercato di forzare il cordone di sicurezza che si trovava di fronte a palazzo Loggia, per entrare nella sede dell'amministrazione comunale. Ne sono nati dei tafferugli in cui i manifestanti hanno lanciato bottiglie contro le forze dell'ordine e gli agenti hanno fatto ricorso al manganello. Un giovane è stato fermato. Poco dopo, gli studenti si sono spostati nella facoltà di Economia.
10:45Cdm, Berlusconi promuove applauso di sostegno a Gelmini 19 –
Un applauso di sostegno al ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, contestata dagli studenti. Lo avrebbe promosso il premier Silvio Berlusconi, durante il Consiglio dei ministri.
10:41Palermo, occupata la cattedrale. Manifestanti verso autostrada 18 –
Il coordinamento "Studenti Medi" e gli universitari di Lettere e Filosofia e Scienze hanno "occupato" simbolicamente la Cattedrale di Palermo. Secondo gli organizzatori sono 5 mila i manifestanti. Dopo aver formato un corteo unico l'intenzione dei manifestanti è di spostarsi dalla cattedrale all'autostrada.
10:38Roma, aperta alle auto Fontana di Trevi 17 –
Traffico in tilt nel centro di Roma. La circolazione è seriamente compromessa dai piccoli cortei spontanei degli studenti e dai blocchi stradali predisposti dalle forze dell'ordine.I mezzi in transito su via del Corso e nelle strade limitrofe, principalmente furgoni e camion di fornitori diretti verso gli esercizi commerciali di zona, sono stati deviati su percorsi pedonali. Piazza Fontana di Trevi, solitamente isola pedona, è stata per forza di cose aperta al traffico.
10:35Milano, occupate le stazioni Cadorna e Garibaldi. Treni in ritardo 16 –
Occupate per alcuni minuti le stazioni Cadorna e Garibaldi da gruppi di un centinaio di studenti, che hanno poi raggiunto il corteo anti-Gelmini in piazzale Cadorna. Sul posto è intervenuta la Polfer, che ha invitato i giovani ad abbandonare i binari. I treni hanno subito diversi minuti di ritardo.
10:34Ripreso in Aula l'esame della Riforma 15 –
In un Palazzo Montecitorio presidiato in massa dalle forze dell'ordine, l'Aula della Camera ha ripreso l'esame della riforma dell'Universita. Restano da votare 110 tra emendamenti e subemendamenti, compreso quello presentato dal governo sull'emendamento 'antiparentopoli' dell'Idv.
10:28Palermo, strade bloccate 14 –
Un lungo corteo formato da circa cinquantamila studenti si sta snodando a Palermo da piazza Alcide De Gasperi a piazza Vittorio Veneto, bloccando il traffico anche nel primo tratto di via Libertà. A protestare contro la riforma Gelmini sono i ragazzi delle scuole Marco Polo, Meli, Galilei, Grassi e Majorana. Il corteo si riunirà al concentramento che stanno formando le scuole del centro città a piazza Castelnuovo. Gli studenti hanno ''invaso'' il monumento ai caduti a piazza Vittorio Veneto, ccupandolo simbolicamente e accendendo dei fumogeni. Cori contro il ministro Gelmini e il governo Berlusconi.
10:26Roma, traffico impazzito per le manifestazioni 13 –
Traffico impazzito su lungotevere e in molte altre zone del centro di Roma, anche perché, oltre ai due cortei previsti, si sono formati anche altri piccoli cortei spontanei da altre scuole e università per raggiungere Montecitorio
10:20Ancona, il maltempo non ferma la protesta 12 –
Il forte vento della notte scorsa ha sradicato la tenda piantata sul tetto della facoltà di Ingegneria dell'università Politecnica delle Marche di Ancona, costringendo i ragazzi a rifuggiarsi nelle aule. Ma stamani gli studenti sono tornati ad occupare il tetto.
10:18Serrande abbassate nei negozi intorno a Montecitorio 11 –
Alcuni negozianti dei locali intorno a piazza Montecitorio hanno deciso di tenere le serrande abbassate in previsione della manifestazione degli studenti del mondo accademico e delle scuole prevista per questa mattina a Roma.
10:16Milano, centinaia di studenti in strada 10 –
Alcune centinaia di studenti si sono dati appuntamento in largo Cairoli a Milano per partire in corteo e protestare contro il ddl Gelmini. Da largo Cairoli manifestanti si stanno muovendo in direzione di Cadorna, mentre altri gruppi stanno bloccando alcuni snodi centrali della città: da viale Monza alla zona circostante la stazione Garibaldi.
10:14Piazza Montecitorio interdetta ai manifestanti 9 –
Poliziotti e carabinieri, alcuni dei quali in tenuta antisommossa, attendono l'arrivo degli studenti a Montecitorio, bloccando gli ingressi ai manifestanti in piazza. Lo spazio antistante il Parlamento, dove gli studenti del mondo accademico e delle scuole hanno annunciato per questa mattina un presidio contro il ddl Gelmini, è interdetto ai manifestanti.
10:05L'Aquila, prosegue l'occupazione di tre facoltà 8 –
Secondo giorno di occupazione di protesta contro il ddl Gelmini nelle facoltà di Scienze, Ingegneria e Lettere dell'università dell'Aquila. "La notte - raccontano gli studenti - è passata alternando momenti di discussione collettiva sulla riforma ell'università e su questioni di carattere locale e nella facoltà di Scienze a Coppito, affollati gruppi di lavoro degli studenti di Scienze, Medicina, Psicologia e Biotecnologie, hanno prodotto vari documenti". "Questa mattina - concludono gli studenti - in ogni sede universitaria occupata, è stata fatta la rassegna stampa e si sono svolte riunioni organizzative per pianificare le iniziative odierne".
10:03Genova, continua la mobilitazione 7 –
Nuova manifestazione degli studenti medi ed universitari questa mattina a Genova, con partenza da piazza Caricamento. Ieri sera poco meno di 500 giovani hanno dato vita ad un corteo che ha paralizzato il traffico cittadino. Durante il percorso della manifestazione alcuni studenti hanno improvvisato blocchi stradali e lanciato uova contro le finestre delle sede regionale di Confindustria. Anche per oggi sono previsti disagi alla circolazione.
09:56Roma, partiti due cortei 6 –
Due cortei di studenti sono partiti diretti a piazza Montecitorio. Un corteo è partito da Piazza Aldo Moro ovvero dall'Università La Sapienza mentre l'altro da Piazza Trilussa. Altri studenti hanno dato vita in giro per Roma a piccoli cortei spontanei in giro per la città per confluire sempre a Piazza Montecitorio. In alcuni quartiere, come ad esempio nella zona di Corso Trieste, le manifestazioni spontanee stanno creando problemi alla circolazione.
09:53Roma, centro blindato 5 –
Le strade del centro della Capitale sono già presidiate dalle forze dell'ordine in attesa che partano i cortei di protesta degli studenti
09:41Torino, studenti in strada. Picchetti al Politecnico 4 –
È partito da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, un corteo degli studenti universitari a cui si sono uniti gli studenti delle scuole Medie. Ai manifestanti in via Po si uniranno gli studenti di Scienze e in Piazza Castello quelli del Plitecnico. Il corteo, quindi, raggiungerà Porta Susa dove un gruppo si sposterà nella vicina Piazza Statuto ed un altro raggiungerà la stazione Dora. Intanto, questa mattina anche al Politecnico, dopo Palazzo Nuovo, picchetti hanno impedito l'accesso nella struttura.
09:38Palermo: 'Blocchiamo tutto day', cortei e manifestazioni in tutta la città 3 –
Si prepara un'altra giornata di passione per gli automobilisti palermitani. Gli studenti di scuole e università tornano in strada con cortei che si muoveranno da via Archirafi, viale delle Scienze, piazza Politeama, dal Giardino Inglese e dalla Cattedrale. Previsti inoltre sit-in, manifestazioni e blocchi stradali non programmati.
09:34Montecitorio presidiata dalle forze dell'ordine 2 –
La Camera dei Deputati è presidiata da un ingente numero di forze dell'ordine che chiude tutti i varchi di accesso. È previsto un sit-in degli studenti.
09:31Il giorno del voto 1 –
Si preannuncia una giornata calda quella di oggi, in cui il ddl Gelmini dovrebbe essere votato alla Camera. In tutta Italia proseguono le manifestazioni di protesta da parte di studenti, insegnanti e ricercatori
Momenti di tensione, manganellate e brevi scontri con

domenica 28 novembre 2010

Top 10 Animaladas de Chavez -el pez muere por la boca-

http://www.youtube.com/watch?v=Ojzhhskr5B0


Senores,
el senor HUGO CHAVEZ FRIAS el dictator de Venezuela tiene los dias contados....
la verdad es como una onda que tarde o temprano arrasa con todo...
la verdad arrasara con el pseudo socialismo del siglo xx + 1
los 30 amigos de la HUMANIDAD, los derechos lo estan esperando
el TRIBUNAL DE LA HAYA lo esta esperando
La historia lo esta esperando
La memoria lo esta esperando

y las masas amorfas de amebas rojs, rojitas que aplauden porque tienen la barriga llena (el regimen lanza bocados de pan como a los perros) a ellos tambien la historia los espera

a esas focas que aplauden porque amaestradas
a esos monos que imitan
a esos burros chaviburros que rebuznan..


abrid los ojos, aun estais a tiempo


OJO LA HISTORIA NO PERDONA...

En sus Líneas, Chavez califica a la IV República de “dictadura con careta democrática” : Noticiero Digital

En sus Líneas, Chavez califica a la IV República de “dictadura con careta democrática” : Noticiero Digital




28 Noviembre, 2010
ND.- En sus Líneas de Chávez de este domingo, el presidente Hugo Chávez justifica el intento de golpe de Estado del 27 de noviembre de 1992. “…una acción grandiosa que demostraba, echaba en cara al mundo entero, que el régimen puntofijista estaba real y verdaderamente herido de muerte, sus días estaban contados.”
opinan los foristas
Y agrega, en referencia a los militares alzados, que “Tuvieron el valor y la dignidad de no ser cómplices de aquella dictadura con careta democrática.”
El presidente Chávez tambien asegura que la anunciada radicalización de la Revolución no implica llevar al país al comunismo. “Así lo dije y así lo sostengo con toda responsabilidad ante las aves agoreras que quieren desentrañar de mis palabras intenciones que delaten acciones de un izquierdismo trasnochado fundado en la opción del extremismo.”
A continuación las Líneas de Chávez de este domingo 28 de noviembre:
¡27 de Noviembre!
I
“A la raíz va el hombre verdadero. Radical no es más que eso: el que va a las raíces. No se llame radical quien no vea las cosas en su fondo. Ni hombre, quien no ayude a la seguridad y dicha de los demás hombres”. Cuántas veces en lo que va de proceso y en lo que llevamos de Gobierno no he citado, públicamente o en reuniones cerradas, esas bellas palabras que nos legara ese grande de Cuba, José Martí, de su portentoso ensayo A la raíz. Y en pocas veces como ahora, en que los acontecimientos en pleno desarrollo —como diría Walter Martínez— a ello contribuyen y obligan, había yo sentido esa necesidad, aún más, esa exigencia ante la verdad y grandeza que encierran estas palabras iluminadoras del Apóstol de la Libertad: ¡Radicalizar la Revolución!
Así lo dije este martes 23 de noviembre en la Sesión con motivo del acto de Estado en Defensa de la Patria, su Soberanía y contra el Imperialismo, en el Salón Elíptico del Palacio Federal Legislativo. Así lo dije y así lo sostengo con toda responsabilidad ante las aves agoreras que quieren desentrañar de mis palabras intenciones que delaten acciones de un izquierdismo trasnochado fundado en la opción del extremismo. Nada más ajeno a un proceso que se sabe real y verdaderamente Revolucionario.
Ahora como nunca esta grosera burguesía apátrida debe experimentar con toda la fuerza el sentido exacto de tales palabras. Esta burguesía, sin vergüenza y sin Patria, debe sentir, debe saber que no es gratuito ni debe quedar impune el grosero espectáculo que uno de sus más connotados representantes montó en el aquelarre celebrado en el Congreso del imperio, arremetiendo contra Venezuela al tiempo que por un canal de televisión de su propiedad pretende ofender a nuestro pueblo desconociendo nuestras leyes y nuestra Soberanía. Ahora como nunca la burguesía que hace vida en este país —me es difícil llamarla “venezolana”, no merece tan sagrada condición— debe saber que a Venezuela se le respeta.
Sin duda, no vacilaremos en “impedir que la derecha proimperialista y antipatriótica lance a venezolanos engañados contra la fuerza pública para ensangrentar las calles de Venezuela”, haciendo mías estas palabras de las Reflexiones de Fidel del 25 de noviembre de 2010. La amenaza de la canalla imperialista no viene solo contra Venezuela, sino contra todos los países signatarios del ALBA. No quiero ahondar en más detalles porque Fidel ya en sus Reflexiones nos ha allanado en mucho el trabajo de la divulgación de lo que este martes 23 se dijo en el Salón Elíptico. Pero sí decir que, volviendo “A la raíz” de Martí, “hombre es el que le sale al frente al problema, y no deja que otros le ganen el suelo en que ha de vivir y la libertad de que ha de aprovechar”. Solo que en el caso que nos concierne, no se trata solo de un hombre que tiene por nombre Hugo Chávez; no. Se trata de las grandes mayorías de hombres y mujeres que constituyen ese gran colectivo que se llama Venezuela; se trata de todo un pueblo que defenderá este suelo que ahora como nunca ha hecho suyo, y esta libertad que se ha sabido ganar con el esfuerzo heroico de siglos.
II
El lunes 22, tras mi convocatoria como presidente del PSUV, se reunieron los vicepresidentes de nuestro partido junto a los vicepresidentes del Gobierno en lo que llamamos el Consejo de Vicepresidentes.
Estamos obligados a un balance constante para fortalecer e incrementar la cohesión, la unidad, la ofensiva y la batalla 2010, 2011, 2012 y más allá. A ello nos debe llevar la puesta en práctica de las 3R al cuadrado que tenga como consecuencia un proyecto constructivo, solo posible en la misma medida en que sea el producto de una Militancia Histórico-Constructiva que, asumiendo la experiencia del pasado y del presente, se proyecte al futuro en la realización colectiva de la sociedad deseada. Para decirlo con el Padre Bolívar: “…todas nuestras facultades morales no serán bastantes si no fundimos la masa del pueblo en un todo; la composición del Gobierno en un todo; la legislación en un todo, y el espíritu nacional en un todo. Unidad, unidad, unidad, debe ser nuestra divisa”.
Debemos entonces seguir construyendo el más grande partido de nuestra historia. Grande no solo por la cantidad de militantes, sino por la calidad. Decía Alfredo Maneiro: “Eficacia política y calidad revolucionaria”, partido de masas pero que genere cuadros verdaderamente revolucionarios; vanguardia junto al pueblo, un partido-movimiento que garantice la construcción del socialismo.
Bajo tales presupuestos estaremos en capacidad de albergar todas las corrientes o tendencias posibles que coadyuven con su aporte crítico y constructivo a la consolidación de nuestra unidad como fuerza política, garantía a su vez para las alianzas estratégicas y tácticas con otras fuerzas políticas que no tengan otro propósito diferente al de la construcción y engrandecimiento patrio.
En este sentido, hemos redactado y aprobado para el debate nacional el documento que hemos denominado Líneas de acción política, rumbo a la conformación del gran polo patriótico, la Campaña Admirable 2011-2012, el Plan Bienal del Gobierno 2011-2012, y la gran victoria estratégica de diciembre del 2012, para asegurar la continuidad del proceso revolucionario, democrático, pacífico, incluyente, que también le pertenece a la clase media.
En lo inmediato tenemos la elección de dos gobernadores y 11 alcaldes para este domingo 5 de diciembre. Todo nuestro apoyo para Diógenes Egildo Palau, por la gobernación de Amazonas; Luis Gallardo, por la gobernación de Guárico; Argelia Aguirre, por la alcaldía de Achaguas (Apure); Eduardo Sequera, por el municipio Miranda (Carabobo); Luis Aponte, por el municipio Carrizal (Miranda); Luis Díaz, por el municipio Arismendi (Nueva Esparta); Pedro Nel Castro, por el municipio Panamericano (Táchira); Miguel Marín, municipio Boconó (Trujillo) y José Douglas Linares, municipio Miranda (Trujillo); Ricardo Capella, por Nirgua (Yaracuy) y Dilsio Scoth, en el municipio Manuel Monjes (Yaracuy); en el estado Zulia, vamos con Tiberio Bermúdez, candidato por el municipio Miranda, en la Costa Oriental del Lago, y el camarada Giancarlo Di Martino, por el municipio de Maracaibo. Tenemos fe en que el pueblo de Maracaibo lo elija para que vuelva a la alcaldía de Maracaibo a enrumbar esa gran ciudad que ha estado bastante descuidada. Lo mismo digo con los demás candidatos y candidatas. Para ellas y ellos toda nuestra solidaridad y compromiso.
III
El 27 de noviembre de 1992 fue una acción infructuosa desde el punto de vista militar, pero una acción grandiosa que demostraba, echaba en cara al mundo entero, que el régimen puntofijista estaba real y verdaderamente herido de muerte, sus días estaban contados; los Contralmirante Gruber Odremán y Cabrera Aguirre, el General Visconti Osorio, el Coronel Castro y el Mayor Salima Colima, fueron los patriotas que encabezaron este segundo levantamiento contra Carlos Andrés Pérez.
Tuvieron el valor y la dignidad de no ser cómplices de aquella dictadura con careta democrática.
Tómese en cuenta que el movimiento que actuó aquel día –el Movimiento 5 de julio- hace tiempo que ya había sido delatado. Hay que destacar, por eso mismo y en especial, que el grueso de la oficialidad de nuestra Fuerza Aérea –hoy Aviación Militar Bolivariana- se fue con la rebelión: era la vergüenza patria que daba un paso al frente. El 27 de noviembre fue una genuina rebelión cívicomilitar. En honor de tan admirable gesta que sacudió aquellas podridas y carcomidas estructuras que sostenían hasta ya no poder más a un régimen dictatorial con una fachada “democrática”, celebramos hoy por primera vez en nuestra Historia Patria el día de la Aviación Militar Bolivariana.
No podemos negar que desde ese tiempo, siguiendo el heroico ejemplo que nuestro Pueblo diera el 27 de febrero de 1989, comenzamos a derrumbar los falsos templos que la injusticia y la corrupción habían erigido en el suelo sagrado de nuestra Patria. Recordemos las palabras del poeta Vicente Huidobro: Hice un gran ruido y este ruido formó el océano y las olas del océano. Este ruido irá siempre pegado a las olas del mar y las olas del mar irán siempre pegadas a él, como los sellos en las tarjetas postales. Graznido de Águila embravecida, puñal afilado que recobró la esperanza de todos los venezolanos y venezolanas, fue aquel gran ruido del 27 de noviembre que provocó el F-16, piloteado por el comandante Luis Reyes Reyes, desatando las olas de nuestra revolución, Revolución que no desmayará nunca en una playa. Ese ruido que para nosotros se tornó en grito de guerra nos acompaña ahora en la trepidante construcción de la Patria soñada por nosotros.
¡¡Venceremos!!

giovedì 18 novembre 2010

Leni Riefenstahl - Wikipedia

Triumph des Willens («Il trionfo della volontà»), girato in questa occasione, diverrà uno dei classici dei film di propaganda, per la capacità di glorificare la figura del Führer, nuovo messia del popolo tedesco. La regia della Riefenstahl riuscì a trasmettere agli spettatori un senso di potenza attraverso inquadrature panoramiche di sterminate masse d'uomini marcianti in formazioni rigidamente inquadrate, musica wagneriana travolgente e scenografie imponenti realizzate per il congresso dall'architetto Albert Speer, destinato a diventare negli anni successivi uno dei più importanti leader nazisti. A completare l'opera e per intervallare l'incalzare delle immagini, la Riefenstahl inserì estratti dei discorsi tenuti dai capi del partito in occasione del raduno.
Lodato da Hitler come «incomparabile glorificazione della potenza e della bellezza del nostro Movimento [nazionalsocialista]», [2] il film venne però criticato dai generali della Wehrmacht che affermarono di essere stati esclusi dalle riprese: in effetti il film contiene solo un breve spezzone relativo alle manovre dell'esercito. Hitler, desideroso di smorzare le polemiche dell'esercito, propose allora alla Riefenstahl di montare alcune scene aggiuntive che avrebbero dovuto mostrare la potenza del "nuovo" esercito tedesco. La Riefenstahl rifiutò il consiglio di Hitler e tornò l'anno successivo a Norimberga per girare un cortometraggio interamente dedicato alle forze armate che prese il titolo di Tag der Freiheit - Unsere Wehrmacht («I giorni della libertà - Il nostro esercito»), dove il termine «libertà» si riferiva al ripudio del trattato di Versailles ed alla reintroduzione della coscrizione obbligatoria in Germania).
Nel 1936 la Riefenstahl venne contattata da Hitler e dal Partito per realizzare un film celebrativo in occasione Olimpiadi di Berlino. Timorosa di eventuali interferenze creative da parte, soprattutto, del potente ministro della Propaganda Joseph Goebbels, ella chiese ed ottenne di poter produrre direttamente il film - a differenza di quanto era avvenuto con i precedenti film girati a Norimberga e prodotti direttamente dallo NSDAP.[1]


Leni Riefenstahl durante le riprese di Olympia dietro all'operatore Walter Frentz.
Il risultato finale fu quello che è considerato il film più importante della regista: Olympia. In Olympia vengono ripresi i temi cari alla Riefenstahl, grandi masse d'uomini, esaltazione della bellezza virile dello sportivo, musica travolgente. Nonostante l'argomento principale riguardi la storia e lo svolgimento delle Olimpiadi, dopo la caduta del nazismo non mancarono critiche al film; molti affermarono che in realtà esso rappresentasse una forma di propaganda in favore del regime hitleriano, che peraltro sfruttò l'intero evento olimpico come cassa di risonanza per mostrare al mondo gli aspetti più benevoli (durante il periodo vennero proibite le persecuzioni antisemite) della "nuova" Germania.
Nonostante le successive critiche, la relativa libertà creativa che la Riefenstahl pretese le permise di dedicare all'afro-americano Jesse Owens, l'atleta più rappresentativo delle Olimpiadi del 1936, una cospicua parte del girato nonostante i richiami di Goebbels, che avrebbe voluto celebrare i trionfi ariani e non certo quelli di un atleta di colore.[1]
La seconda guerra mondiale [modifica]
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale nel settembre 1939 la Riefenstahl stava lavorando al progetto del film Penthesilea, un film tragico, basato sull'opera del drammaturgo Heinrich von Kleist. Il conflitto portò però all'accantonamento del progetto che prevedeva scene girate in paesi ormai in guerra con la Germania. Nel settembre 1939 ella si trasferì in Polonia al seguito per documentare la vittoriosa avanzata tedesca e si presentò presso il quartier generale di von Rundstedt con una pistola nella cintura ed un pugnale infilato nei suoi stivaletti bianchi [3]. Tornò presto dal fronte, disgustata dalle atrocità commesse dall'esercito tedesco sul suolo polacco.[4]
A partire dall'inizio del 1940 la Riefenstahl si dedicò alla produzione di Tiefland («Terra degli Abissi»), un film che aveva in mente già da diversi anni ma che venne completato solamente nel 1954.
Nel 1940 iniziò le riprese di "Tiefland", che dovette abbandonare a causa della guerra e poté riprendere solo nei primi anni cinquanta dopo che, alla fine della guerra mondiale, fu chiamata a rispondere delle sue attività filonaziste.
Il 21 marzo 1944 sposò Peter Jacob, da cui avrebbe divorziato nel 1946.
Dopo la fine della guerra trascorse tre anni fra la detenzione in carceri gestiti dagli Alleati e gli arresti domiciliari. Processata più volte, venne però giudicata non colpevole in quanto non coinvolta nelle attività di guerra né in quelle di sterminio. Sebbene la sua arte abbia avuto una forte connotazione propagandistica, è ormai riconosciuto che in esse non sono presenti gli elementi antisemiti e razzisti che invece permeano le opere di Joseph Goebbels e Julius Streicher.
Durante gli anni sessanta, viaggiò più volte in Africa, dove si dedicò alla fotografia e allo studio della cultura Nuba in Sudan. Il risultato del suo lavoro furono due libri di fotografie, pubblicati nel 1974 e nel 1976 con grande successo. Nel 1972 fu una dei fotografi alle Olimpiadi di Monaco e, nel 1976, fu un'ospite d'onore ai Giochi di Montreal.
Dopo aver realizzato una serie di reportage fotografici subacquei (dedicati, in particolare, alle barriere coralline, nel 2002 ha realizzato il suo ultimo film, un documentario di riprese sottomarine: Meraviglie sott'acqua. All'inizio del 2003 a centouno anni di età si è sposata con il suo collaboratore Horst Kettner, di quarant'anni più giovane di lei. L'8 settembre 2003 è morta nella sua casa di Pöcking (Baviera) all'età di centouno anni.
Filmografia [modifica]

Come regista
La bella maledetta (Das blaue Licht - Eine Berglegende aus den Dolomiten) (1932)
La vittoria della fede (Der Sieg des Glaubens - Der Film vom Reichsparteitag der NSDAP) (1933)
Il trionfo della volontà (Triumph des Willens) (1934)
Giorno della libertà, la nostra Wehrmacht (Tag der Freiheit - Unsere Wehrmacht) (1935)
Olympia (1938)
Tiefland (1954)
Impressionen unter Wasser (2002)
Come attrice [modifica]
La montagna dell'amore Der heilige Berg (1926)
Il grande salto Der große Sprung (1927)
Il crollo degli Asburgo Das Schicksal derer von Habsburg - Die Tragödie eines Kaiserreiches (1928)
La tragedia di Pizzo Palù Die weiße Hölle vom Piz Palü (1929)
Tempeste sul monte bianco Stürme über dem Mont Blanc (1930)
Ebbrezza bianca Der Weisse Rausch - Neue Wunder des Schneeschuhs (1930)
La bella maledetta Das blaue Licht - Eine Berglegende aus den Dolomiten (1932)
S.O.S. Iceberg S.O.S. Eisberg (1933)
Tiefland (1954)
La forza delle immagini (1993)
Raccolte fotografiche [modifica]

Schönheit im olympischen Kampf. Berlino, 1937
The Last of the Nuba. Harper, New York, 1974.
The People of Kau. Harper, New York, 1976.
Bibliografia [modifica]

Sakkara Michele, Leni Riefenstahl, Un mito del XX secolo, Solfanelli, 2009
Riefenstahl Leni, Stretta nel tempo. Storia della mia vita, Bompiani, 2000
Note [modifica]

^ a b c (EN) Jone Johnson Lewis. Leni Riefenstahl in Women's History dal sito web «About». Riportato il 29 novembre 2006.
^ (EN) Trivia for Triumph des Willens dal sito web «Internet movie database». Riportato il 22 novembre 2006.
^ B.P. Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale -vol.2-pag.135, Mondadori Editore, 1975
^ (EN) Luc Deneulin (2006). Leni Riefenstahl's Tiefland basato sulla tesi di dottorato dell'autore: Leni Riefenstahl, from Arnold Fanck to Adolf Hitler. Riportato il 6 dicembre 2006.
Altri progetti [modifica]

Wikimedia Commons contiene file multimediali su Leni Riefenstahl
Collegamenti esterni [modifica]

Scheda della regista su IMDB
(EN) Homepage di Leni Riefenstahl
Das blaue Licht. Stills of Walter Riml, photographer of the film
(EN) Leni Riefenstahl - propagandista per il Terzo Reich
(DE) Die Reihen fest geschlossen: I tre canti su Hitler di Leni Riefenstahl
Portale Cinema Portale Donne nella storia Portale Nazismo

Le Flamenco inscrit au Patrimoine de l'Humanité - Culture - Nouvelobs.com


Le Flamenco inscrit au Patrimoine de l'Humanité - Culture - Nouvelobs.com

mercoledì 17 novembre 2010

Ingrid Betancourt califica a Chávez como un “gran líder democrático” - Diariocritico Colombia - Noticias

Ingrid Betancourt califica a Chávez como un “gran líder democrático” - Diariocritico Colombia - Noticias









La ex candidata presidencial Ingrid Betancourt consideró al presidente de Venezuela, Hugo Chávez, como un "gran líder democrático" y opinó que el diálogo es una de las mayores armas para exponer las contradicciones de la lucha armada.

"Lo que puedo decir es que considero a Chávez un gran líder y un líder democrático desde el momento en que ha sido elegido democráticamente", afirmó Betancourt en una extensa entrevista publicada por el diario asunceno "Abc Color".

Betancourt se expresó así tras ser preguntada sobre si Chávez estaría alentando a las FARC, en cuyo poder estuvo secuestrada seis años (entre 2002 y 2008), y la reciente polémica española-venezolana sobre la presunta vinculación de un etarra deportado con la banda terrorista ETA y las FARC.

Al afirmar que desconoce esos casos, la ex rehén dijo que el jefe de Estado venezolano "no necesitó matar y secuestrar para llegar al poder", y aseveró que "él tiene que ser consecuente con eso...no puede alentar a grupos antidemocráticos".

"En Colombia tenemos la democracia suficiente para que aquellos que no están de acuerdo con las políticas del Gobierno presenten una alternativa y las sometan a consideración del pueblo por las vías democráticas", enfatizó.

En la entrevista, realizada la pasada semana en Buenos Aires, donde Betancourt estuvo para la presentación de su libro "No hay silencio que no termine", la ex candidata presidencial destacó que el proceso de paz con las FARC ha contribuido para socavar a la guerrilla. Explicó que el punto no tiene que pasar por un reconocimiento de "igual a igual" a la otra parte, ya que al negar el diálogo se puede favorecerle "en su punto más débil".

"Si tu fomentas el diálogo y estás constantemente insistiendo, ellos (los grupos armados) solo mostrarán sus contradicciones como pasó en Colombia", refirió, al aclarar que esa iniciativa "no tiene que significar impunidad".

Añadió que las FARC "se metieron en el proceso de negociación con el objetivo de aprovechar la ventaja de tiempo y espacio que les iban a dar para favorecer militarmente a la organización" y que, por el contrario, "eso les terminó jugando tremendamente en contra", porque "allí se produjo una quiebra con el pueblo colombiano".

El diálogo "es una de las mayores armas contra el terrorismo, la otra es la justicia social. En Colombia vimos que donde hubo inversión social, allí no entró el terrorismo", apunto Betancourt.

lunedì 15 novembre 2010

Las Líneas de Chávez: ¡Soldado Bolivariano!

"http://www.lapatilla.com/site/2010/11/14/linea-de-chavez-%C2%A1que-no-nos-descarrilen/">




Las Líneas de Chávez: ¡Soldado Bolivariano!



El Presidente Chávez en sus acostumbradas reflexiones de este domingo aseguró que el General Rangel, “es un soldado bolivariano, un soldado patriota, un soldado revolucionario, es el jefe del Comando Estratégico Operacional, y la campaña de infamias contra su persona, orquestada desde los medios golpistas, se convierte en una ofensa a nuestra dignísima Fuerza Armada Bolivariana”.


Línea por línea

I

El lunes 8 de noviembre estuvimos celebrando, por todo lo alto, el décimo aniversario del Convenio Integral de Cooperación Cuba-Venezuela, en La Habana. No es poca cosa lo que hemos logrado durante estos diez años de su vigencia. Desde aquel luminoso 30 de octubre de 2000 en que fue firmado por el Comandante Fidel Castro y este servidor, Cuba y Venezuela le han dado vida a un nuevo modelo de relacionamiento entre dos países, entre dos pueblos.

Diez años… Se dice fácil, pero hay que ver la cantidad de obstáculos que hemos debido superar para hacer realidad el conjunto de grandes beneficios que ahora disfrutan nuestros pueblos: beneficios que, hoy más que nunca, ameritan el fortalecimiento del Convenio para transitar diez años más hacia la consolidación de nuestras Revoluciones, cada una con sus matices, visiones y propósitos diversos, pero con una poderosa raíz fundamental de donde nuestras Repúblicas reciben la savia nutricia. Me refiero al legado de Bolívar y Martí, uno y el mismo sentimiento nuestroamericano y de Patria Humanidad: es el legado del que es viva encarnación el Comandante Fidel Castro.

Tengamos presente que este Convenio fue la piedra fundacional de la ALBA. Cuba y Venezuela han trazado un camino común y compartido que va mucho más allá de la integración, para retomar y reivindicar plenamente la bandera histórica que nos legaron nuestros Libertadores: la unidad.

La unidad fraterna que se basa en la cooperación, la complementación, la interdependencia, el apoyo mutuo y en la plena identificación con la causa del socialismo: del socialismo no como receta, como dogma, sino como construcción colectiva y, para decirlo con Mariátegui, como creación heroica de cada pueblo.

La gran hermandad entre Cuba y Venezuela tienen una larga historia. Una historia que comienza con los planes de Bolívar y Sucre para liberar a Cuba, abortados por esos enemigos históricos de nuestros pueblos, Páez y Santander, que también dejaron su legado, sí, pero de oprobio y desvergüenza patria: es el legado que encarnan las oligarquías que hacen lo posible y lo imposible por reducir a Nuestra América a un nuevo coloniaje.

Hablando de Bolívar y del proceso de Independencia tanta veces interrumpido y hasta frustrado, decía José Martí en 1893: Acaso en su sueño de gloria, para la América y para sí, no vio que la unidad de espíritu, indispensable a la salvación y dicha de nuestros pueblos americanos, padecía, más que se ayudaba, con su unión en formas teóricas y artificiales que no se acomodaban sobre el seguro de la realidad.

Y para actuar sobre el seguro de la realidad, nada más pertinente que asumir cambios radicales, fundamentados en una nueva subjetividad. El mismo Martí, en 1891, había dado con la fórmula: El problema de la independencia no era el cambio de formas, sino el cambio de espíritu. Durante estos diez años, Cuba y Venezuela hemos logrado, precisamente, el cambio de espíritu.
Son diez años que han estado jalonados por conquistas históricas de la mayor trascendencia, que muy difícilmente habríamos podido alcanzar sin el apoyo fraterno y solidario entre nuestros pueblos y gobiernos.

Bien lo dijo Raúl el 8 de noviembre: Este convenio ha constituido, hasta el presente, la base fundamental para la consolidación de nuestros vínculos. Mediante su ejecución hemos llevado a cabo acciones de elevado beneficio económico y social para ambos pueblos. Entre los sectores más favorecidos en estos programas se encuentran salud, educación, cultura, deportes, agricultura, ahorro energético, minería, informática, telecomunicaciones y la formación integral de cuadros, entre otros no menos importantes.

En el caso de Venezuela, basta con pensar en la Misión Robinson (la liberación de Venezuela del analfabetismo) y en la Misión Barrio Adentro (la primera experiencia histórica de ejercicio sistemático de la medicina social en nuestra Patria). Es por eso que contar con la Revolución Cubana, ha sido y es para la Revolución Bolivariana un poderoso motivo de aliento y estímulo en la batalla por nuestra definitiva Independencia.

Atrás, en el estercolero de la historia, quedarán los maquinadores y apátridas de siempre, a quienes Víctor Valera Mora apostrofaba con su verso rebelde en la década del 60 del pasado siglo: Rabian porque Cuba es el más inmediato querer / y la vergüenza de Fidel toda la dignidad en pie de guerra.

Parafraseando a nuestro Libertador, lo que Cuba y Venezuela ya hemos hecho es un preludio de lo que vamos a hacer en los próximos diez años.



La canalla ha convertido unas palabras de un soldado venezolano, palabras que expresan una firme posición de dignidad, en el pretexto para agredir a la Patria, transgrediendo lo que el buen sentido dictamina e insinuando cualquier tipo de intervención foránea contra Venezuela.

Esa canalla que aplaude todo lo que vomita desde Colombia un confeso narcotraficante en contra de los poderes nacionales, de nuestras instituciones y de compatriotas de dilatada trayectoria a los que me une la vergüenza patria y la vocación de servicio, es la misma canalla que pide que echemos a los leones al General Henry Rangel Silva, precisamente por diferenciarse años luz de aquella casta militar corrupta y complaciente con los intereses apátridas.

Hoy algunos voceros de aquella casta liquidada históricamente por la Revolución Bolivariana, dirigen desde los medios y desde todos aquellos lugares en donde no vean en peligro la comodidad de la que gozan, cobardes como han sido siempre, todo clase de ataques contra nuestro respetado y querido compañero de armas.

A ellos se han unido ciertos actores internacionales, tan lamentablemente anodinos en atención a los inútiles organismos que representan. Me refiero, concretamente, al Secretario General de la OEA, José Miguel Insulza. Sus infelices declaraciones no son otra cosa que un irrespeto contra nuestra soberanía, a sabiendas, como diplomático de largo rodaje, de las consecuencias que una declaración gratuita e irresponsable podía provocar.

Por todas estas razones que han convertido esta situación en un problema de carácter nacional, de dignidad y vergüenza patria, invité especialmente al General Henry Rangel Silva al Consejo de Ministros, el jueves 11 de noviembre, para brindarle nuestra solidaridad y sentar posición de Estado, reafirmando que Venezuela se respeta. No otra cosa pedimos.

El General Rangel, un soldado bolivariano, un soldado patriota, un soldado revolucionario, es el jefe del Comando Estratégico Operacional, y la campaña de infamias contra su persona, orquestada desde los medios golpistas, se convierte en una ofensa a nuestra dignísima Fuerza Armada Bolivariana.

Las declaraciones del General Rangel Silva son las de un soldado que ama lo que hace: un soldado comprometido con la transformación de nuestra Fuerza Armada Bolivariana; son las palabras de un oficial con un respeto sagrado a la profesión, manifiesto en la mesura e inteligencia de sus respuestas y afirmaciones.

Lo he ascendido al grado de General en Jefe como un reconocimiento a sus méritos y sus virtudes. Y como un reconocimiento, por todo lo que Rangel Silva encarna: a todos los soldados y soldadas de nuestra Patria;
a las soldadas y soldados apegados al espíritu y a la letra de la Constitución Bolivariana; a las defensoras y defensores de las garantías sociales, de los derechos del pueblo.

Soldados que me leen: ¡Nunca más estaremos al servicio de la apátrida burguesía y sus amos imperiales!
Vamos para siempre con Bolívar: “Yo sigo la carrera gloriosa de las armas sólo por obtener el honor que ellas me dan; por libertar a mi Patria; y por merecer las bendiciones de los Pueblos”.

“Venceremos”.


domenica 14 novembre 2010

MOISÉS NAÍM Dilma y Barack: una pareja irresistible

En junio de 2003, el nuevo presidente de Brasil viajó a Washington para conocer a George W. Bush. La víspera de esa reunión, publiqué una columna en el Financial Times donde exhortaba a Bush a ser tan audaz con Brasil como lo estaba siendo con Irak. Solo que, en el caso de Brasil, le pedía que en vez de buscar un cambio de régimen, hiciese todo lo posible por apuntalar al Gobierno de Luiz Inácio Lula da Silva. Le proponía a Bush que hiciera a Lula una oferta que este no pudiese rehusar: un amplio y generoso acuerdo comercial, un sólido respaldo a los programas sociales que el brasileño había prometido en su campaña, y que dejara claro a los mercados financieros internacionales (que en esos momentos aún veían a Lula con suspicacia) que la Casa Blanca sí creía en el ex líder sindical y que le daría su irrestricto apoyo. Ese pacto entre los dos gigantes del continente, escribía yo entonces, podía transformar de manera muy profunda no solo Brasil, sino toda la región. Si ambos países se comprometían a reducir sus restricciones al comercio internacional y a defender juntos la democracia en el continente, e invitaban a los vecinos a unirse a esa alianza, desencadenarían una positiva revolución económica y política en el hemisferio. Para el resto de los países, quedar excluido de un acuerdo de esta magnitud impondría costes prohibitivos.


Barack Obama
A FONDO
Nacimiento: 04-08-1961
Lugar:Honolulu

Dilma Rousseff
A FONDO
Nacimiento: 14-12-1947
Lugar:Belo Horizonte
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Una sólida alianza de Brasil y EE UU puede transformar toda la región

En aquella columna también reconocía que era muy fácil burlarse de mi propuesta... y de mi ingenuidad.

Esa primera reunión entre Lula y Bush fue muy exitosa y el conservador estadounidense y el laborista brasileño sorprendieron al mundo con su muy cordial relación inicial. Pero no pasó nada más. No hubo ningún interés de la Casa Blanca en hacerle propuestas concretas a Brasil. Y afortunadamente, Lula no necesitó de Washington para impulsar el enorme progreso que registró su país durante su presidencia. Pero siete años más tarde, mi idea sigue siendo válida.
Una alianza sólida de Brasil y Estados Unidos puede ser una de las innovaciones geopolíticas más importantes de estos tiempos. Y quizá la más viable. No se trata de que los soldados brasileños vayan a morir en las arbitrarias guerras de los estadounidenses, o de que Brasilia se supedite a los dictados de Washington. Esos tiempos ya pasaron y Estados Unidos ni siquiera cuenta ahora con el apoyo incondicional de aliados tradicionales, como los ingleses o los canadienses. Se trata de llegar a una serie de acuerdos -muy posibles- sobre temas esenciales para ambos países y para el resto del mundo: de las relaciones comerciales al cambio climático, de las reformas de las finanzas y el comercio internacional a la proliferación nuclear o la manera en la que el mundo manejará las inevitables dislocaciones producidas por el creciente poder económico y político de China, India y, por supuesto, Brasil. Es obvio que ambos países deberán hacer concesiones y que a la superpotencia del norte y al gigante del sur no les será fácil aceptar algunas de las condiciones del otro. Pero de eso se trata. De entender que estos compromisos son un precio que vale la pena pagar por forjar una alianza que puede tener un enorme impacto positivo.

Mi propuesta, entonces, es que Dilma Rousseff, la próxima presidenta de Brasil, haga a Barack Obama una oferta tan atractiva que este no se pueda darse el lujo de rechazarla. Por muchas razones, Obama va a ser mucho más receptivo a esta oportunidad de hacer historia que su predecesor. Para los brasileños esto supone un cambio difícil: dejar de creer que lo que le conviene a los Estados Unidos es malo para Brasil. A veces es así, y los intereses de uno chocan con los del otro. Pero en muchos otros casos no. De hecho, los temas donde hay intereses comunes son más numerosos e importantes que aquellos en los que hay, y seguirá habiendo, diferencias irreconciliables.

Conozco bien la lista de las objeciones y obstáculos a esta propuesta. Y sé que sigue siendo una ingenuidad. Pero no es mal ejercicio que la próxima presidenta de Brasil piense con audacia en cómo revolucionar la relación de su país con EE UU. El potencial de bienestar y progreso que se desencadenaría si esta ingenuidad se transforma en una realidad es demasiado grande como para que Rousseff ni siquiera la imagine y la explore. El escepticismo a veces puede ser mucho más oneroso y cegador que la ingenuidad.

mnaim@elpais.es

sabato 13 novembre 2010

Noticias: A más represión, más disidencia pacífica - Un Mundo Sin Mordaza

Noticias: A más represión, más disidencia pacífica - Un Mundo Sin Mordaza

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjNDGLB2axcQdEZSgfsKBr5NZUl_F5qF8cdZTPYQyDPgn9Q3BVe77iY37XBW42OCLoQTUH7zkvBuU3yGLcbIO2npw8vLdt6PUZ15Nra6aXm0c8xS2S23ojUIpYoaM4oUHHFbpbqBLebcM/s1600/189692845.jpg






Signori, oramai non ci possono essere più dubbi. In Venezuela stiamo vivendo sotto la pressione e maltratto di una vile dittatura. Nessuno può neanche scherzare. Ma la cosa peggiore e che il popolo, anche quello che fino a ieri votava Chavez, piano piano sta aprendo gli occhi e stanno manifestando, pacificamente, come può farlo un cittadino verso il suo governante. Ma il governante, malato di potere cosa decide: mette in carcere qualsiasi individuo non la pensi come lui... Riuscirà a metterne tanti, visto che oramai siamo maggioranza.?

Mio Dio, cosa da non credere o cose da matti